ZENONE


ZENONE


Zenone fu il primo filosofo a sviluppare un tipo di argomentazione che non si limitasse ad affermare una tesi, ma si premurasse di confutarne la negazione, ossia è il fondatore del metodo dialettico.

Nacque e visse ad Elea (Velia) intorno al 490 a. C. Fu anche un discepolo di Parmenide, e alcune interpretazioni delle fonti sembrerebbero accreditare l'ipotesi anche di una relazione fisica, abbastanza comune a quei tempi tra maestro e discepolo.


La sua opera rafforzò le tesi del suo maestro inventando uno dei metodi più importanti della matematica nella dimostrazione dei teoremi, ovvero la dimostrazione per assurdo. Questo metodo consiste nel supporre come vera l'ipotesi contraria a quella che si vuole dimostrare per poi constatare che questa supposizione porta a conclusioni assurde e quindi per il principio di non contraddizione se tra solo due ipotesi possibili una si dimostra falsa allora l'altra è vera.

Secondo Zenone non può esistere un ragionamento corretto se scomponendolo in tanti punti si dimostra fallace in uno di questi.





I PARADOSSI


I paradossi di Zenone ci sono stati tramandati attraverso la citazione che ne fa Aristotele nella sua Fisica. Furono il primo strumento che mise in difficoltà l'ambizione dei pitagorici di ridurre tutta la realtà in numeri.Oggi non si attribuisce alcun valore fisico alle argomentazioni di Zenone, ma la loro influenza è stata molto importante nella storia del pensiero matematico e filosofico.




I paradossi zenoniani si dividono in due gruppi: quelli contro il divenire e quelli contro la molteplicità. I più famosi e importanti sono i primi.


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