PLURALISTI

PLURALISTI

essi ammettono a fondamento dell'universo una pluralità di principi materiali
SCIENZA (dal latino scire=sapere): sistema di conoscenze acquisite con metodo rigoroso che permettono una descrizione il più possibile oggettiva dei fenomeni naturali e delle leggi che li governano
TECNICA (dal greco tèchne=arte): conoscenza pratica delle cose che comportano la capacità dell'uomo di asservire la natura ai suoi bisogni

I greci del V sec. a.C. elaborarono per primi i punti da seguire per avere una comprensione più rigorosa dei fenomeni naturali che rappresentano l'inizio della tradizione scientifica occidentale.

Metodo scientifico                                                                                                                      I filosofi del V sec. provano a conciliare i due aspetti identificati da Eraclito e Parmenide: l'esigenza di salvaguardare la varietà e molteplicità dei fenomeni della natura e il desiderio di elaborare un quadro organico e unitario del mondo. Quest'ultimo doveva essere coerente con il principio razionale dell'immutabilità ed eternità dell'essere.                                Empedocle, Anassagora e Democrito ipotizzano all'origine dei mutamenti, una serie di elementi immutabili ed eterni. Intanto, la scienza medica di Ippocrate di Cos pone le basi del metodo scientifico che si stabilirà nella cultura occidentale.


Empedocle
Era considerato poeta, medico, taumaturgo e mago di Agrigento.
Nel poema "Sulla natura" descrive uno stato indifferenziato originario in cui sono mescolati i 4 elementi primordiali chiamato sfero. Le 4 radici sono: fuoco, acqua, terra e aria
Ciascuno di essi, anche se suddiviso in parti più piccole, manterrà la stessa qualità dell'intero (brocca e goccia d'acqua).
Due forze cosmiche, come amore e odio, presiedono, secondo Empedocle all'unione e alla separazione dei principi originari.
Nel cosmo si trovano la disgregazione (dominata dalla contesa) e la riaggregazione (presieduta da amore). L'esistenza rappresenta un momento intermedio e che quindi fa da estermi all'amore e alla contesa.

La sua teoria della conoscenza e del male
L'uomo ha in sé  i 4 elementi primordiali e le due forze (amore e odio) che costituiscono la realtà. Il filosofo cerca di scoprire e analizzare questa realtà.
Empedocle vede l'universo come un unico grande organismo vivente, di cui tutti gli esseri sono partecipi.
Nelle "Purificazioni" Empedocle si presenta ai concittadini come un dio immortale, medico e taumaturgo che li libererà dal dolore. Per riuscirci li porta alla consapevolezza che la morte non esiste, perché l'essere non si distrugge, ma torna a unificarsi con il tutto dal quale deriva. 

Anassagora
è considerato il primo "scienziato".  Tratta i fenomeni non più come frutto di varie forze divine ma come effetti di cause naturali (fu esiliato perchè riteneva che il sole fosse una massa infuocata piuttosto che un dio).
Ritiene che la materia sia costituita di particelle infinitamente divisibili di differente qualità e che esse sono presenti in ogni cosa. All'inizio "tutto era uno", poi, con un processo di differenziazione e di separazione si formano organismi differenti che si classificano in base alle loro caratteristiche e funzioni.

Il noùs (intelligenza) è una forza che determina la separazione e composizione dei semi secondo un ordine razionale. Secondo Anassagora si tratta di un'energia che impone al caos originario, un movimento che produce la separazione degli opposti. Non era considerato come una divintà perchè non era un elemento naturale.

Il primo modello del sapere scientifico
Anassagora ritiene l'uomo più intelligente degli animali perchè grazie alle mani riesce a creare strumenti tecnici sempre più elaborati che gli permettono di agire sulla natura evolvendo la civiltà.
Il processo conoscitivo inizia dall'esperienza concreta, grazie al cervello che ci permette di elaborare le sensazioni percepite dai 5 sensi; interviene poi la memoria che rende stabili nel tempo queste sensazioni.
L'intelligenza quindi interpreta i dati che ricaviamo dall'ambiente e formula le ipotesi, elaborando un sistema di pensiero stabile e necessario: la scienza (epistème)


Democrito e la teoria degli atomi
Elabora una teoria materialistica in cui mutamento e permanenza sono tenuti insieme.
Definisce gli atomi come elementi originari dell'universo, particelle indivisibili fra loro. Aggregandosi e disgregandosi determinano nascita e morte delle cose e dalla posizione che assumono deriva la mutevolezza dei fenomeni.
Gli atomi sono: semplici, indivisibili, ingenerati ed eterni, uniformi, immutabili.

In questo modo Democrito concilia l'elemento immutabile (visto da Parmenide) con la molteplicità e il divenire (visto da Eraclito).
Democrito ipotizza oltre all'essere (l'atomo), il non essere (il vuoto), che è un posto (nulla assoluto) in cui gli atomi si muovono scontrandosi e incontrandosi.
Democrito ammette una pluralità infinita di mondi, dal momento che gli atomi sono infiniti, e di conseguenza infinita è la loro possibilità di combinazione.

Conoscenza e metodo
Tre momenti nel metodo scientifico:
1) la conoscenza sensibile (come le cose appaiono ai sensi)
2) l'elaborazione intellettuale dei dati dell'esperienza
3) la formulazione di una legge (che spiega i fenomeni in modo razionale)
Secondo Democrito, che aprova la tesi di Zenone della divisibilità infinita della materia, esistono sicuramente degli atomi.

L'uomo nasce dall'acqua (origina la vita sulla terra) e inizialmente vivava come un animale. L'uomo riuscì ad apprendere le tecniche degli animali come la tessitura (ragno), i ripari (rondini), il canto (uccelli). Il linguaggio invece è stato attuato dagli uomini con lo scopo di comunicare.
la felicità, considerata il bene più alto, si ottiene con la ragione nel raggiungimento della serenità spirituale.


Ippocrate e la medicina scientifica
Nella pratica medica "la mano e l'intelletto" trovano un'integrazione: l'osservazione e la conoscenza, unite ad un intervento concreto producono un risultato: la cura.
La scuola si situa nel V sec. a.C. nel periodo di massimo splendore e sviluppo culturale della Grecia antica. Questa scuola prende in considerazione la totalità dell'organismo del paziente, l'ambiente in cui vive, la collaborazione fra medico e malato nella cura, giovare e non essere di danno. Con gli anni si iniziarono a distunguere: 
l'anamnesi (ricostruzione della storia clinica del malato)
la semeiotica (i segni clinici, dal greco dal greco semèion=segnale)
la diagnosi (la conoscenza della malattia)
la prognosi (previsione dell'evoluzione della malattia)



Commenti

Post popolari in questo blog

FILOSOFIA

MATRIX

PROTAGORA